martedì 10 maggio 2011

DELITTO REA: L'INCHIESTA TORNA A TERAMO

Potrebbe tornare alla Procura di Teramo, l'inchiesta sul delitto di Carmela Rea. Melania potrebbe essere stata uccisa nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto e non a Colle S. Marco o nella zona ascolana della Montagna dei Fiori. Lo avrebbero stabilito il medico legale e gli investigatori, in base agli accertamenti e alle verifiche compiute negli ultimi giorni. Questa certezza dovrebbe riaprire la partita per la competenze territoriale sul caso, con la Procura di Teramo che dovrebbe tornare titolare dell'inchiesta, dopo che la settimana scorsa gli atti - compresi quelli riguardanti l'autoposia sul cadavere - erano stati trasferiti alla Procura di Ascoli. Intanto, il giallo dell'assassinio della giovane madre 29enne di Somma Vesuviana, diventa sempre più intricato. Il marito, Salvatore Parolisi, infatti, possedeva due telefoni cellulari, con uno dei quali parlava regolarmente con una sua amante, un'ex allieva del RAV Piceno, presso la caserma Clementi dove lui lavorava come istruttore. Melania, a quanto sembra, era a conoscenza di questo rapporto e aveva tentato due volte di interromperlo, parlando direttamente con la rivale. Il caporalmaggiore Parolisi sara' riascoltato a breve dai magistrati, per chiarire i molti dubbi sulla vicenda, a cominciare dalle modalita' della scomparsa della moglie, cosi' come da lui riferite ai carabinieri nel pomeriggio di lunedi' 18 aprile, sul Colle S.Marco. L'uomo e' ancora 'persona informata sui fatti' e non indagato. Gli inquirenti hanno anche deciso di far svolgere nuovi accertamenti sul cadavere della vittima.

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