Melania Rea potrebbe essere stata aggredita alle spalle mentre stava facendo pipì. E' quanto dichiarato dal dottor Adriano Tagliabracci, il medico legale che ha eseguito l'autopsia sul corpo della giovane donna e la cui relazione sarà consegnata a breve. L'anatomopatologo, interpellato dai giornalisti a margine dell’udienza del processo d’appello per Raffaele Sollecito e Amanda Knox (Tagliabracci eseguì l'esame autoptico sul corpo di Meredith Kercher) ha già fornito qualche dettaglio sull'esame del cadavere. "Non so se è stata aggredita mentre era accucciata a fare pipì - ha spiegato - di sicuro è stata colpita anche alle spalle". L’anatomopatologo ha già consegnato un primo rapporto alla procura di Ascoli Piceno, e ''a breve'', ha detto stamani, depositerà anche la relazione definitiva su come Melania è stata uccisa, e soprattutto dove l’omicidio è avvenuto. Già il 14 maggio scorso, il perito aveva confermato ai cronisti che la giovane mamma è stata ammazzata con varie coltellate nel bosco di Ripe di Civitella in provincia di Teramo, dopo una colluttazione rapida, fra le 14 e le 17 del 18 aprile, il giorno stesso della scomparsa denunciata dal marito della vittima, Salvatore Parolisi. “Probabilmente - ha spiegato il medico legale - Melania non è stata tramortita. L'assassino le ha sferrato alcune coltellate anche post mortem”. Per Tagliabracci, non sarebbe possibile stabilire se Melania abbia tentato o meno di difendersi, ma probabilmente la velocità dell'aggressione è stata tale da impedirle una reazione energica nei confronti dell'omicida. L'ipotesi che la donna si fosse appartata per espletare il bisogno fisiologico è tornata a circolare nelle ultime ore. Ipotesi che se confermata avvalorerebbe la versione da sempre portata avanti dal marito Salvatore Parolisi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento