martedì 31 maggio 2011

OMICIDIO REA: GLI ULTIMI SVILUPPI

Inquirenti ancora a lavoro per cercare di sciogliere la matassa dell'omicidio di Melania Rea. Si continua a scavare in particolar modo negli ambienti militari e nei giorni scorsi è stata ascoltata a Piacenza una soldatessa in servizio al Genio pontieri. Non è chiaro se la donna, che non risulta indagata, abbia avuto a che fare direttamente con il caporal maggiore Parolisi o se sia solo amica di una delle sue amanti. Sul fronte dei testimoni invece è stato definito inattendile il racconto dell'uomo che aveva raccontato di aver visto Salvatore Parolisi e Melania sul Pianoro di Colle San Marco. “Abbiamo forti perplessità - spiegano gli inquirenti - sulla deposizione fatta dall’anziano di Civitanova Marche che ha visto Melania litigare con il marito e poi entrare in macchina dove c’erano altre tre persone, in maniere consensuale. Comunque l’abbiamo registrata e faremo i nostri riscontri”. Al contrario è stata definita invece attendibile, dal colonnello Alessandro Patrizio, la versione della donna ascolana che ha raccontato di essere stata a San Marco il 18 aprile, ma di non aver visto nessuno della famiglia Parolisi sul Pianoro. Intanto sembra che i Carabinieri di Ascoli Piceno, abbiano individuato l’uomo che il 20 aprile scorso telefonò per avvertire della presenza del corpo senza vita di Melania Rea, nel bosco delle Casermette. L’uomo sarebbe un cercatore di funghi di Villa Lempa. Ciò che è apparso molto strano è che l’uomo, una volta scoperto il corpo della giovane donna, avrebbe preso una corriera per dirigersi alla stazione di Teramo e fare da lì la telefonata al 113. Infine spuntano nuovi dettagli sul luogo del ritrovamento. Sulla baita di legno, nei rpessi della quale è stato ritrovato il corpo della vittima, sono stati ritrovati dei graffi. I corpi speciali dei carabinieri che avevano effettuati numerosi sopralluoghi garantiscono, come testimoniano anche le foto, che quei graffi non erano presenti il giorno in cui è stato ritrovato il cadavere. Insospettiti dall'accaduto, gli investigatori hanno deciso di mettere almeno per ora sotto sequestro quella zona del bosco.

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