lunedì 9 maggio 2011

OMICIDIO REA: "NON VI E' NESSUN INDAGATO"

"Stiamo sentendo nuove persone che possono essere informate sui fatti non solo ad Ascoli, ma ancora non vi e' alcun indagato o sospettato ". E' quanto affermato da Alessandro Patrizio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli, sulle indagine relative all'omicidio di Melania Rea. Quanto all'arma del delitto, il comandante dei carabinieri ammette che "da una prima ricognizione sembra che i tre coltellini di un coltelleria locale confrontati con quello trovato sul S.Marco, escludono che quest'ultimo possa essere stato usato per quel delitto. "Ma dobbiamo attendere gli esami del RIS - precisa - prima che ci sia questa certezza." Ancora nessuna traccia poi degli indumenti, sicuramente intrisi di sangue che l'assassino o l'assassina di Melania aveva indosso quando ha commesso il brutale Omicidio. Il Colonnello Patrizio fa due ipotesi: "O se li e' tolti sul posto, dopo aver agito in quella maniera, o e' scappato senza cambiarsi e li ha nascosti in un luogo ancora da identificare".Intanto saranno effettuati nuovi accertamenti sul cadavere della donna che non e' stato ancora restituito alla famiglia, proprio per i numerosi interrogativi che pongono ancora le modalita' con le quali e' stato commesso il suo brutale omicidio. Il funerale di Melania era stato inizialmente fissato per il 26 aprile a Somma Vesuviana, paese di origine della donna, ma e' stato rinviato dalla magistratura. E a breve sara' riascoltato dagli inquirenti, coordinati dalla Procura di Ascoli, Salvatore Parolisi, il marito della vittima, caporale istruttore dell'esercito di stanza alla caserma Clementi di Ascoli. Il militare aveva una relazione con una ex allieva della stessa caserma, Ludovica P., e sembra avesse chiesto allo Stato Maggiore un trasferimento a Sabaudia, cittadina a sud della Capitale di cui e' originaria proprio l'ex soldatessa. La ragazza e' stata interrogata a Lecce per 11 ore dagli investigatori. L'obiettivo era quello di fare luce non solo sul suo rapporto con Parolisi ma sull'intera vicenda, compresa naturalmente la morte di Melania. Anche alla ricerca di un movente per l'omicidio, che fino ad ora non e' stato ancora trovato. Ma la soldatessa, oltre a spiegare il suo legame forte con il caporalmaggiore, non ha fornito sembra altri indizi utili alle indagini. E sembra certo che lei, il giorno 18 aprile, giorno in cui Melania e' scomparsa e forse e' stata anche uccisa, fosse in caserma a Roma.

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