E' su facebook l'ultima protesta di Mario Alinovi, il papà del bambino di tre mesi deceduto all'ospedale civile di Pescara il 29 luglio 2009, dopo un intervento di megacolon seguito da tre arresti cardiaci: un'operazione di routine diventata una tragedia. Una foto di un dottore sorridente, in camice verde e sotto un messaggio: "Se li conosci li eviti, il medico della morte" è ciò che Alinovi ha pubblicato. Da quel 29 luglio la battaglia della famiglia "per avere giustizia" non si è più fermata. 11 i medici coinvolti e l'incidente probatorio dello scorso 26 maggio ha decretato che ci sarebbero state condotte non adeguate nella fase post operatoria mentre nessuna responsabilità sarebbe emersa nella fase dell'intervento chirurgico e in quella del ricovero nella struttura di Terapia intensiva neonatale. Tra i reati contestati agli 11 medici ci sono omicidio colposo e concorso in omicidio colposo. Ma se la sentenza è ancora lontana e nell'attesa Alinovi ha deciso di sfogare il suo dolore su Facebook. Oltre alla scritta "assassino" sotto la foto del medico, anche un attacco ai magistrati. "Taluni magistrati", scrive, "sono così morigerati e intimoriti dai poteri forti che lasciano i fascicoli perchè non sono così sicuri di dare giustizia... storie di tutti i giorni". Al sindacato dei medici Anaao-Assomed questa forma di protesta da parte del padre del bambino, non va giù. Afferma infatti: "Bisogna saper attendere l'esito del giudizio penale. Non possiamo arrivare a questi estremi".
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