lunedì 27 giugno 2011

FORUMED: IL MINISTRO FRATTINI A CHIETI

Giunge alla sua seconda edizione, Forumed, il Forum biennale del Mediterraneo nato in occasione dei giochi del Mediterraneo del 2009 che quest'anno raddoppia i suoi appuntamenti. Da oggi fino a giovedì una serie di incontri, volti alla costituzione di scambi culturali e commerciali con i paesi del Mediterraneo, si susseguiranno presso gli spazi espositivi della Camera di Commercio di Chieti. Il taglio del nastro questa mattina è stato affidato al Ministro per gli Affari esteri, Franco Frattini. Molte le tematiche affrontate dal numero uno della Farnesina: dalla Libia, alla manovra economica, al ruolo dell'Italia e dell'Abruzzo nell'area mediterranea. "Con l'ingresso in Europa di molti paesi dell'est e la loro crescita in termini economici - ha esordito il ministro - l'Italia ha il dovere di aprirsi a queste realtà come opportunità di sviluppo e l'Abruzzo, in questo, deve avere un ruolo di primo piano, cioè quello di rappresentare un ponte verso i Balcani". In relazione alla manova economica, Frattini ha dichiarato: "Io credo che con la Lega ci sia l'occasione domani, nel vertice di maggioranza, di definire i principi di questa manovra economica, che deve essere una manovra certamente prudente e rigorosa, ma anche aperta verso lo sviluppo. La collegialita' che Berlusconi ha voluto imprimere a questi lavori evitera' proprio questo - ha aggiunto Frattini - che ci siano malintesi e che non si conosca bene il contenuto delle decisioni da prendere". A proposito della dichiarazione del sottosegretario Guido Crosetto, che ha definito la manovra economica "materia da psichiatra", il ministro Frattini ha sottolineato come Tremonti sappia bene che "tutti consideriamo la sua intelligenza come un valore aggiunto per la coalizione" e che "la necessita' di una collegialita' nelle decisioni e' ormai da tutti condivisa e lo stesso Tremonti ne e' consapevole". Sulla Libia, Frattini ha continuato: "non e' assolutamente un problema per il governo, e' una missione dell'Onu che ha avuto un voto del Parlamento in cui noi cerchiamo una soluzione di pace. Siamo assolutamente convinti che la missione militare e' strumentale a proteggere i civili, ma quello che noi vogliamo e' una pace in tempi rapidi". Circa la decisione appena presa dal Tribunale Internazionale dell'Aja che ha emanato gli ordini di cattura internazionale per Gheddafi, ha aggiunto - "Era quello che mi aspettavo. I crimini contro l'umanita' sono evidenti, questo rende ancora piu' urgente trovare una soluzione politica che senza Gheddafi al potere restituisca alla Libia una prospettiva di sviluppo. Questo provvedimento rende chiaro a tutta la comunita' internazionale che Gheddafi ormai puo' essere soltanto arrestato a meno che - ha concluso Frattini - non si rifugi in un paese che non ha sottoscritto lo statuto di Roma".

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