sabato 18 giugno 2011

IL SINDACO FEDERICO: "PENSO ANCORA QUELLE COSE"

Non cambia idea il sindaco di Sulmona Fabio Federico sull'omosessualità e anzi rincara la dose. Dopo che nei giorni scorsi è saltata fuori un'intervista del 2006, in cui Federico, allora consigliere comunale di An, parlava dei gay come di "un'aberrazione gentica", ieri sera il primo cittadino di Sulmona ha dichiarato ai microfoni della Zanzara di Radio 24: "Penso ancora quelle cose. Se le mie figlie un giorno mi dicessero che sono lesbiche per prima cosa le manderei all'ospedale a fare gli esami del sangue per vedere se stanno bene e se c'e' qualche problema, qualche patologia. Se fossimo tutti gay come faremmo a riprodurci? Madre Natura ci ha fatto cosi' per un motivo, no?". "Oggi ho subito un 'aggressione mediatica - ha detto, spiegando di aver ricevuto moltissime mail e messaggi di protesta - ma queste sono le regole della macchina del fango: il ministro Carfagna attraverso questa macchina c'e' gia' passata, quindi non avrebbe dovuto fare quelle dichiarazioni, e' stata informata male. Oggi ho parlato con il suo portavoce, mi aspetto che lei faccia una precisazione". Il ministro Carfagna, infatti, aveva dichiarato: "Le frasi pronunciate e le teorie enunciate da Fabio Federico sono assolutamente inaccettabili, ancor più gravi perchè sortite da un uomo che ricopre un importante e delicato incarico pubblico. Nessuno dovrebbe mai confondere il normale dibattito sulle iniziative legislative in discussione in Parlamento, le posizioni politiche dei singoli, con il rispetto che é dovuto a ciascun uomo e a ciascuna donna e che é garantito dalla nostra Costituzione. Un conto é esprimere la propria opinione, - ha concluso il ministro alle pari opportunità - un altro é scadere in volgarità, provocazioni, offese ed affermazioni antistoriche."

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