giovedì 23 giugno 2011

OMICIDIO DE LUCA: L'ASSASSINA E' UNA DOMINICANA

Sarebbe una cittadina dominicana di 27 anni, clandestina in Italia, la presunta assassina di Carmine De Luca, il 70enne trovato morto 25 giorni fa nella sua abitazione di Torricella Sicura. L'anziano e' stato ucciso con 10 coltellate, quella mortale inferta all'altezza del collo, dopo una violenta colluttazione con la donna per questioni ancora al vaglio degli inquirenti. Si tratta di un delitto d'impeto, come dimostrano gli elementi isolati sulla scena del crimine dai Ris, i quali hanno analizzando i 130 reperti hanno scoperto che alcuni erano sovrapponibili al Dna femminile. Le indagini del Comando provinciale carabinieri di Teramo, coordinate dal Capitano Nazario Giuliani, sono state così subito indirizzate verso una persona di sesso femminile, che l'uomo conosceva bene e che non poteva essere considerata killer professionista. Alla giovane dominicana si e' giunti grazie alla convergenza dei risultati informativi scaturiti dalle decine di testimonianze raccolte tra parenti, conoscenti e vicini della vittima, uniti allo studio minuzioso dei tabulati telefonici e dai riscontri sui reperti rinvenuti e sequestrati quali tracce ematiche, appartenenti alla donna, che si e' ferita durante la colluttazione con De Luca. Il cerchio delle amicizie femminili si e' sempre piu' ristretto fino a centrare l'identita' della dominicana domiciliata tra Martinsicuro ed Alba Adriatica. La donna, subito dopo il delitto, ha lasciato l'Abruzzo e si e' diretta al Nord dove esercita tra Genova e Pordenone la prostituzione. La donna e' stata tenuta sotto stretta osservazione dai carabinieri genovesi e da quelli teramani fino a quando, grazie agli elementi schiaccianti di colpevolezza, il 21 giugno e' stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria per omicidio volontario. L'interrogatorio e' atteso in giornata. La donna, che intanto si è chiusa nel totale silenzio, sara' ascoltata dal gip del Tribunale di Genova che dovra' commutare lo stato di fermo in arresto per omicidio volontario. Dovra' invece sottoporsi ad un intervento chirurgico alla schiena, il carabiniere in servizio presso il Comando provinciale di Teramo, che ieri, a Genova, si e' ferito gravemente nel tentativo di bloccare la fuga della dominicana. Il militare, d'istinto ha abbracciato la donna nel momento in cui stava superando un parapetto che da' sul cortile del Comando carabinieri genovese alto circa 4 metri. Il peso della corpulenta donna unito al suo hanno procurato al carabiniere l'esplosione di una vertebra provocata dall'impatto al suolo di entrambi.

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