giovedì 23 giugno 2011

OMICIDIO REA: GIALLO NEL GIALLO

Si aggiungono nuovi tasselli a rendere ancora più misterioso il caso dell'omicidio di Melania Rea. A complicare il lavoro degli inquirenti anche le minacce di morte nei confronti dell'agente di custodia carceraria Raffaele Paciolla, amico e vicino di casa a Folignano di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'esercito indagato per l'omicidio della donna."Stai attento a quello che fai", questo è uno dei messaggi pubblicati sulla bacheca di facebook dell'uomo che ieri e' stato nuovamente interrogato dai magistrati per capire cosa accadde il 7 giugno, quando l'agente incontro' a Folignano Salvatore Parolisi, proprio nel giorno in cui il militare tento' di nascondere un telefonino nel campo sportivo del paese. "Io non credo - ha sottolineato l'avvocato di Paciolla Pietrapaolo - che lui sappia qualcosa di piu' di quanto ha gia' detto sulla vicenda della donna uccisa". E altri controlli sul social network stanno impegnando in questi giorni gli investigatori che stanno svolgendo approfondite analisi sul falso profilo facebook di Parolisi, registrato come lo pseudonimo di "Vecio Alpino" , ora sequestrato, e grazie al quale il caporalmaggiore potrebbe aver comunicato con soldatesse del Reggimento Piceno, sue ex allieve, o con altri soggetti. Dalla sede centrale del social network, negli Stati Uniti, si attendono maggiori informazioni sulla questione.

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