lunedì 20 giugno 2011

OMICIDIO REA: L'INCHIESTA PASSA A TERAMO

Settimana decisiva per le indagini sull’omicidio di Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana uccisa con oltre 30 coltellate, il 20 aprile scorso, in un bosco del teramano. Sarà consegnata questa settimana, infatti, la relazione del medico legale che ha esaminato il corpo senza vita di Melania. Un' anticipazione, però, ha provocato il trasferimento delle indagini dalla procura di Ascoli a quella di Teramo. Il medico legale, Tagliabracci, ha infatti accertato che l'omicidio è avvenuto in località Casermette, in provincia di Teramo e dunque la competenza territoriale delle indagini spetta al magistrato di questa provincia. L'esperto medico-legale esclude categoricamente che la donna possa essere stata uccisa altrove e poi trasportata sul luogo dove è stata ritrovata. Ora, però si attendono le risposte sul materiale sequestrato in casa di Salvatore Parolisi e sui misteriosi segni, inferti post mortem, sul corpo della vittima. Intanto nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati, anche se i riflettori rimangono puntati su Salvatore Parolisi, marito della vittima, e sulle sue presunte amanti. I carabinieri continuano invece a ragionare sulla possibile correlazione tra due donne in divisa, Laura Titta, la soldatessa accusata di essere l’autista della camorra, e Ludovica Perrone, l’amante di Salvatore Parolisi. L’ordine della procura è quello di scoprire se le due si conoscessero e, nel caso, quale fosse il loro rapporto. Una carta che gli inquirenti hanno tirato fuori da un mazzo gigantesco, pieno di teorie e di indizi, ancora tutti da valutare alla luce, come detto, dei risultati scientifici.

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