venerdì 24 giugno 2011

PAROLISI: PRIMO INTERROGATORIO DA INDAGATO

E' previsto per le 16.30 l'interrogatorio di Salvatore Parolisi, per la prima volta in qualita' di persona iscritta nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato, in relazione alla vicenda dell'assassinio della moglie Carmela Melania Rea. L'interrogatorio avverrà presso la procura di Ascoli, alla presenza dei due pm Umberto Monti ed Ettore Picardi. Secondo fonti del tribunale pero', il colloquio potrebbe essere anticipato, o addirittura svolgersi non in Procura ma presso la caserma del comando provinciale dei carabinieri. Dal ritrovamento del corpo della donna Parolisi è stato già ascoltato tre volte dagli inquirenti, sia ad Ascoli che nel napoletano, ma come persona informata sui fatti e dunque senza l'assistenza di un legale. Oggi invece l'uomo sarà interrogato alla presenza dei suoi difensori, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, incontrati nella giornata di ieri per discutere della strategia difensiva.Ma non vi sono conferme ufficiali di tali ipotesi. Intanto il procuratore di Ascoli , Umberto Monti ha precisato che "le indagini non sono ancora chiuse. Ma non posso dirle altro." Uscendo per pochi minuti dal Palazzo di giustizia di Ascoli, intorno alle 14,30, Monti non ha voluto rispondere alla domanda riguardante la possibile eccezione di competenza territoriale che i due legali di Parolisi potrebbe sollevare, in virtu' del fatto che il cadavere della 29enne di Somma Vesuviana e' stato trovato nel territorio della provincia di Teramo, il 20 aprile scorso, e secondo la maggioranza degli elementi finora raccolti dagli inquirenti, è lì che sarebbe stata anche uccisa. Di conseguenza, la competenza sul caso potrebbe passare alla Procura di Teramo. Intanto le prime indiscrezioni. Dalla relazione conclusiva dell'autopsia effettuata dal professor Adriano Tagliabracci, Melania sarebbe stata uccisa con il cosiddetto "assalto alla sentinella", una specifica tecnica militare nella quale con la mano si tappa la bocca della vittima, si torce il collo e si sferra la coltellata. Un elemento probatorio che, quanto meno, indirizza gli inquirenti in maniera inequivocabile verso l'ambiente della caserma dove Parolisi prestava servizio come istruttore. Altro particolare significativo i pantaloni abbassati, é così che i militari bloccano i prigionieri per non farli scappare. C'é poi il vuoto temporale di almeno 84 minuti dall'ultimo momento in cui fu visto uscire con Melania da casa intorno alle 14.10, fino alle 15,27 di quel 18 aprile quando Parolisi denunciò la scomparsa. Nelle mani degli inquirenti, oltre ad una serie di testimonianze che smentiscono la presenza della famiglia Parolisi al Colle S.Marco, anche tre foto scattate con il telefonino da un gruppo di studenti nella stessa fascia oraria in cui il caporalmaggiore ha detto di essere in quel parco con la moglie e la figlioletta, e pare che queste escludano con ragionevole certezza la presenza di Melania, del marito e della piccola. A queste e ad altre domande dovrà rispondere oggi Salvatore Parolisi.

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