Si era rivolto ad un conoscente del genero per risolvere con un piccolo prestito i suoi problemi economici, ma nell'arco di qualche mese ha visto il suo debito lievitare da 2000 a 15mila euro. Per questo un artigiano pescarese, non riuscendo più a far fronte alle rischieste dei suoi aguzzini e temendo per la sua incolumità e per quella dei suoi cari, si è rivolto ai carabinieri di Pescara che hanno così tratto in arresto tre molisani con l'accusa di usura. Si tratta di un 43enne considerato a capo della banda criminale che aveva i contatti con le vittime e di un padre e un figlio, di 69 e 38 anni che fornivano il denaro da consegnare alle vittime. Per questo episodio il 43enne era stato già arrestato dai carabinieri di Pescara nei mesi scorsi e da allora sono cominciati gli accertamenti anche sui due presunti complici, entrambi commercianti ambulanti. Le vittime accertate sono 4, tra la provincia di Foggia e quella di Campobasso. Le indagini sui tre, che devono rispondere di usura continuata in concorso, proseguono per quantificare l'ammontare dell'attivita' portata avanti.
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