martedì 12 luglio 2011

CASO REA: ROGATORIA PER LEGGERE MESSAGGI DI PAROLISI

La ricerca dell'assassino e del movente dell'omicidio di Melania Rea passa anche da Facebook, tanto che è stata chiesta una rogatoria internazionale per permettere agli investigatori di leggere i messaggi, anche quelli eventualmente cancellati, postati da Salvatore Parolisi, indagato per omicidio volontario della moglie. "Dal profilo Facebook di Parolisi possono emergere spunti investigativi, ma non delle prove". Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, Alessandro Patrizio, sottolineando che "il momento focale dell'inchiesta ci sarà solo quando queste informazioni saranno incrociate con i dati della relazione di Tagliabracci sull'esame cadaverico e delle indagini scientifiche dei Ris sui reperti raccolti. Non prima". Nel frattempo le indagini proseguono anche con metodi più tradizionali. Ancora tanti i nodi da sciogliere: la presenza della donna nel bosco delle Casermette e gli sospostamenti della coppia. Intanto, da lunedì 11 luglio, Parolisi è tornato a lavoro nella caserma "Clementi", dove ha svolto finora il ruolo di addestratore di reclute. Non si sa ancora però se il caporalmaggiore riprenderà lo stesso incarico, o se sarà destinato ad altri servizi. Per il momento comunque, secondo uno dei suoi due legali, l'avv. Valter Biscotti, dovrebbe restare ad Ascoli. Il caporalmaggiore, prima della tragedia, aveva chiesto il trasferimento a Sabaudia.

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