venerdì 8 luglio 2011

ESTORSIONE: 6 CINESI ARRESTATI

Sei cittadini cinesi residenti ad Alba Adriaticasono stati arrestati dalle polizie di Teramo e Rimini, nel capoluogo romagnolo, per concorso in estorsione ai danni di un loro connazionale. I sei avevano pensato di estorcere 60mila euro ad un connazionale, loro conoscente, residente a Rimini dove lavora come cuoco. I fatti che hanno portato, ieri pomeriggio, all'arresto della banda risalgono al 20 giugno scorso quando il cuoco cinese raggiunse la costa teramana. Qui si era incontrato con i sei amici con i quali quella sera aveva giocato e bevuto. Da Rimini, l'ospite cinese, aveva portato con se' 3mila euro che, al suo risveglio dopo la nottata, non ha più trovato. I sei connazionali, approfittando della sua amnesia, gli hanno fatto credere che li aveva persi giocando e che si era anche indebitato per 60mila euro. A quel punto sono iniziate le minacce di morte per se' e la sua famiglia che vive in Cina per spingere lo chef a pagare il falso debito. Il cuoco, spaventato e preoccupato, era poi tornato a Rimini dove aveva denunciato il fatto in questura. Qui la polizia ha escogitato la trappola per ammanettare i sei ed ha inviato gli atti alla questura di Teramo chiedendo collaborazione. Il piano messo a punto dalle due questure per incastrare la gang, consisteva nel convincere i cinesi a raggiungere lo chef a Rimini dove avrebbe saldato, nel suo alloggio, parte del debito e per questo si era procurato 8mila euro a titolo di anticipo. Nel frattempo, la polizia ha piazzato telecamere e microfoni spia nell'appartamento che ieri pomeriggio hanno filmato il passaggio di denaro. Ad attendere la banda, fuori, c'era la polizia teramana e riminese. I sei criminali sono stati rinchiusi nel carcere di Rimini con l'accusa di estorsione in concorso.

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