Secondo le accuse, pur sapendo dei problemi dell'acqua potabile immessa in rete, Aca ed Ato non avrebbero accertato i motivi della presenza nei pozzi di sostanze inquinanti pericolose per la salute dell'uomo, omettendo quindi di adottare provvedimenti consequenziali, avrebbero sempre avuto una lettura riduttiva del fenomeno dell'inquinamento, anche dopo la scoperta della maxi discarica, e avrebbero cercato soluzioni costose ma non idonee a fronteggiare il problema.
Per quanto riguarda le reazioni a questa notizia, i responsabili dell'Aca si sono dichiarati "tranquilli, in attesa che la Magistratura faccia chiarezza definitivamente sulla vicenda, ponendo fine alla gogna mediatica innescarta un anno fa".
ndm
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