venerdì 23 maggio 2008

INCHIESTA SULL'ACQUA: 33 AVVISI DI GARANZIA

E' in corso da questa mattina la notifica delle informazioni di garanzia a 33 indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle discariche abusive nelle quali sono smaltiti per anni e anni rifiuti chimici e scoperte di recente a Bussi sul Tirino, nei pressi del fiume Pescara e del polo chimico. Proprio da queste discariche deriva l'inquinamento dell'acqua potabile attinta dai pozzi situati in quella zona e destinata alla popolazione della Val Pescara.
Tra gli indagati ci sono diversi ex amministratori e responsabili della Montedison tra cui: Giorgio D'Ambrosio, in qualita' di presidente pro-tempore dell'Ato numero 4 di Pescara; Donato Di Matteo, presidente pro-tempore del Cda dell'Aca; Bruno Catena, presidente pro-tempore del Cda dell'Aca; Roberto Rongione, responsabile SIAN della Asl di Pescara; Gianfraco Piselli, dirigente pro-tempore del servizio Ecologico della Provincia di Pescara; Roberto Angelucci, vice presidente del Cda dell'Ato n. 4.
Le ipotesi di reato sono di avvelenamento delle acque, disastro doloso, commercio di sostanze contraffatte o adulterate, delitti dolosi contro la salute pubblica, turbata liberta' degli incanti e truffa. Alla base di tutto ci sono le quattro discariche scoperte solo di recente a Bussi sul Tirino, la cui realizzazione avrebbe preso il via nel 1963 per l'interramento dei rifiuti derivanti dal ciclo produttivo del polo chimico.
Mai nessuno della Montedison, secondo la procura, avrebbe fatto nulla per porre riparo a questa situazione, nonostante ci fossero degli studi che fotografavano esattamente la gravita' delle cose.
ndm

Nessun commento: