«Non asportarono alcun rene: l'organo era di dimensioni ridotte ma stava al suo posto». La perizia depositata dai medici legali Giuseppe Fortuni e Antonino Cavallari scagiona i chirurghi Marco Basile e Franco Ciarelli, il primo arrestato e il secondo indagato a piede libero, dall'accusa di aver asportato il rene sinistro a Costanza Vieste, la paziente di 72 anni morta nel reparto di Chirurgia 1 dell'ospedale dopo tre interventi. Basile ha trascorso 40 giorni ai domiciliari e un giorno in carcere prima di tornare libero.
Il deposito della perizia disposta dal gip Luca De Ninis, che per risolvere il caso aveva nominato due esperti di sua fiducia, ha ribaltato completamente il quadro iniziale, sul quale l'accusa, formulata dal pm Gennaro Varone, aveva basato la sua ricostruzione della vicenda
Il deposito della perizia disposta dal gip Luca De Ninis, che per risolvere il caso aveva nominato due esperti di sua fiducia, ha ribaltato completamente il quadro iniziale, sul quale l'accusa, formulata dal pm Gennaro Varone, aveva basato la sua ricostruzione della vicenda
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