lunedì 22 dicembre 2008

Interrogato l'imprenditore Massimo de Cesaris

Nell'interrogatorio di stamani dell'imprenditore di Francavilla, Massimo de Cesaris, durato un'ora e mezzo, non si e' parlato di tangenti e tantomeno ci sono state domande sull'argomento. Lo ha detto l'avvocato Marcello Russo al termine dell'interrogatorio, da parte del Gip Luca de Ninis, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti negli appalti pubblici. De Cesaris, che tra l'altro ha in gestione i cimiteri di Pescara, e' agli arresti domiciliari dal 15 dicembre scorso, quando lo stesso provvedimento fu preso anche per il sindaco D'Alfonso e per il suo ex braccio destro Guido Dezio. Sempre secondo il legale l'accusa ha collegato dei finanziamenti che sono ufficializzati in termini politici, tipo campagne elettorali ed alto, ipotizzando, invece, che fossero dati in cambio di "future eventuali utilità. De Cesaris ha spiegato sia i rapporti che ha col sindaco ormai da lungo tempo, sia come si e' svolto il project financing sui cimiteri. Inizialmente i rapporti col sindaco erano casuali, poichè entrambi abitavano a Francavilla e D'Alfonso - ha ricordato De Cesaris - mi prestò un garage per depositare le mie biciclette. Gli altri rapporti sono stati solo con gli uffici comunali per l'iter del project financing, che e' poi l'unico rapporto di lavoro che De Cesaris ha avuto con l'amministrazione comunale. De Cesaris ha ammesso che ci sono stati dei lavori eseguiti nella casa della madre del sindaco. Si trattava di lavori di ordinaria manutenzione e di pochissima consistenza. Lavori, comunque, che De Cesaris avrebbe fatto molto prima di ottenere l'appalto comunale.
gm 

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