lunedì 15 dicembre 2008

Tar "sblocca" 144 e affini

Guerra tra Tar del Lazio e Agcom sulle chiamate telefoniche a "sovrapprezzo", quelle ai numeri che iniziano con 144, 699, 166, 482, 483, 484. Il Tribunale amministrativo regionale ha annullato la delibera dell'Authority che stabiliva il blocco automatico delle telefonate a quelle numerazioni. Una decisione motivata con il fatto che in materia di servizi telefonici a sovrapprezzo (144 e affini) "la potestà regolatoria" spetta "al ministero delle Comunicazioni e non all'Agcom". Questa nuova modalità era entrata in vigore lo scorso primo ottobre, a tutela degli utenti e dopo diversi casi di abuso da parte dei fornitori di questi servizi (non degli operatori di tlc) con bollette 'milionarie' che avevano scatenato proteste e polemiche. L'Autorità aveva cercato di introdurre il blocco già a partire dallo scorso 30 giugno, ma il Tar il 13 di giugno aveva bloccato la prima delibera. L'Agcom aveva reintrodotto la normativa che, come detto, è entrata in vigore dal primo ottobre.
Per il Tar, tra l'altro, "l'Autorità - si legge nella sentenza - non ha inteso dimostrare in giudizio l'ineluttabilità del provvedimento in concreto adottato, e neppure che vi sia stata preliminarmente un'adeguata consultazione pubblica".
L'Agcom farà ricorso immediatamente al Consiglio di Stato contro la decisione del Tribunale amministrativo, chiedendo la sospensiva d'urgenza del provvedimento di "sblocco", ma nel frattempo si creerà il problema per gli operatori se rimuovere o meno l'attuale sistema, anche se i tempi tecnici non saranno brevi.

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