Si va verso la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm del tribunale di Pescara, Anna Rita Mantini, per alcune delle persone coinvolte nella vicenda riguardante la discarica di Bussi sul Tirino, un'area di quasi 40 mila metri quadrati scoperta nel 2007 dal Corpo Forestale dello stato, dove per molti anni sarebbero state scaricate oltre 200mila tonnellate di sostanze tossiche, tra cui cloroformio, tetracloruro di carbonio, tricloroetilene, triclorobenzeni, metalli pesanti. Nell'ambito delle indagini, condotte inizialmente dal pm Aldo Aceto, erano stati emessi 33 avvisi di garanzia. L'inchiesta pero' potrebbe contenere delle novita': qualche posizione potrebbe infatti essere archiviata e potrebbero invece emergere responsabilita' a carico di altre persone inizialmente non indagate. Inoltre per alcuni indagati potrebbero mutare i reati contestati. Fra i reati inizialmente contestati, a vario titolo, avvelenamento delle acque; disastro doloso; commercio di sostanze contraffatte e adulterate; delitti colposi contro la salute pubblica; turbata liberta' degli incanti; truffa.
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