giovedì 29 gennaio 2009

ROMENO SGOZZATO A ROMA, ARRESTATO UN CONNAZIONALE A PESCARA

Un romeno di 16 anni, e' stato fermato dalla sezione omicidi della squadra mobile della capitale con l'accusa di aver ucciso con il collo di una bottiglia di birra il suo connazionale, Ovidio Petrica Matea di 17 anni nella sera di sabato 8 novembre scorso davanti al teatro Ambra Jovinelli in via Guglielmo Pepe a Roma. La vittima era stata trovata sgozzata davanti al teatro e alcuni testimoni avevano raccontato alla polizia che poco prima si era verificata una lite tra romeni per l'utilizzo di un telefonino cellulare. Proprio il cellulare della vittima, che non e' stato trovato dagli investigatori nelle sue tasche, ha permesso agli inquirenti di risalire all'autore dell'omicidio. Il giovane, che a Roma aveva vissuto in un campo nomadi della zona di Monti Tiburtini, dopo l'omicidio si e' allontanato dalla capitale trovando rifugio a Pescara dove ha rivenduto il cellulare sottratto alla vittima a due connazionali per 40 euro. Grazie alla collaborazione degli agenti della squadra mobile di Pescara la polizia e' riuscita a risalire al giovane che aveva venduto il cellulare. Il ragazzo e' stato cosi' fermato inizialmente per due precedenti ordinanze di cattura emesse dalle procure minorili di Roma e Milano per alcuni furti. I successivi riconoscimenti di alcuni testimoni hanno permesso il fermo per rispondere appunto di omicidio e rapina. Secondo quanto emerso dalle indagini all'origine dell'omicidio la lite seguita al prestito del cellulare che la vittima ha fatto a due suoi connazionali. Sul luogo dell'omicidio era infatti presente un altro giovane rumeno che pero' non e' stato ancora identificato. I tre si erano probabilmente conosciuti poco prima dell'omicidio. La zona di notte e' frequentata dalla prostituzione maschile ma gli investigatori hanno comunque escluso possibili collegamenti di questo fenomeno con l'omicidio.

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