lunedì 2 marzo 2009

In Abruzzo 4.600 casi di tumore del colon retto

Ogni anno in Abruzzo 900 persone ricevono una diagnosi di tumore del colon retto e 370 muoiono a causa di questa malattia. Attualmente il numero delle persone che convivono con questa grave patologia supera i 4.600 casi. Il secondo "big killer" tra le neoplasie dopo il tumore al polmone. Gran parte di questi decessi potrebbero essere evitati: a differenza di altri tipi di tumore, oltre il 90% dei pazienti, con carcinoma colorettale, grazie ad una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo potrebbe andare incontro a remissione. In Europa solo pochi Paesi hanno programmi di screening formale: l'Italia, con un tasso di partecipazione che va dal 15% al 70%, la Francia, con un 40-55% e l'Inghilterra che conta la massima adesione con un 50-70%. Questo lo scenario presentato oggi a Milano dal rapporto "Il tumore del colon retto in Europa e Australia: sfide e opportunità per il futuro", realizzato dalla London School of Economics. Il primo studio internazionale sulla gestione di questo tipo di tumore, che ha coinvolto 17 Paesi. In questo panorama l'Italia non fa eccezione: programmi di screening con partecipazione a "macchia di leopardo" sul territorio nazionale e differenze a livello regionale nell'accesso alle nuove terapie. In Abruzzo solo il 16% del territorio regionale e' coperto da programmi di screening per il tumore del colon retto.
gm

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