martedì 10 marzo 2009

LAUREATI SOTTO L'EFFETTO RECESSIONE. CROLLANO LE RICHIESTE DELLE IMPRESE

La crisi stringe il cerchio. Dentro ci sono tutti. Anche i laureati. C'era da immaginarselo. Una spia significativa di questo fenomeno arriva da uno dei "polmoni di lavoro" più moderni dell'università. Sono infatti sempre meno le imprese che si rivolgono alla banca dati di Almalaurea, il consorzio universitario che coinvolge 52 atenei italiani, dove sono contenuti i curricula di un milione e duecentomila laureati. Un grande bacino di talenti che in un anno ha ceduto alle imprese ben 460 mila profili di studenti usciti dalle aule universitarie. Il dato acquista rilievo particolare perché sono proprio le università il canale che le imprese, negli ultimi anni, hanno mostrato di privilegiare quando devono entrare in contatto con le migliori risorse. A gennaio e febbraio 2009, rispetto all'anno scorso, le necessità dei direttori del personale sono scese di un corposo 23 per cento. E a vedere diminuire la richiesta sono tutti. Anche quei laureati che sono considerati da sempre la punta di diamante, quelli che le imprese vedono come più preparati e adatti a fare il loro ingresso in azienda. I laureati del gruppo economico statistico hanno subito una flessione del 35 per cento mentre la domanda di ragazzi e ragazze con studi di ingegneria alle spalle è scesa del 24 per cento.
ac
 

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