sabato 18 aprile 2009

Terremoto: sopralluoghi e inchieste

Nuove scosse di terremoto in Abruzzo. Tre nella nottata, poco dopo la mezzanotte, alle 5 e alle 7 di magnitudo compresa tra i 2.5 e i 2.8. L'ultima in mattinata, alle 11.05, di magnitudo 3.8. Intanto per la settima volta il premier Berlusconi è giunto nelle zone terremotate (stamattina nella tendopoli di Pianola), mentre il papa ha annunciato che arriverà in Abruzzo il prossimo 28 aprile. "Benedetto XVI - ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni vittime del terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato. Raggiungerà la tendopoli di Onna, successivamente passerà all'Aquila, dove sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio". Al termine della mattinata, "presso la Caserma della Guardia di Finanza avrà luogo un incontro con rappresentanze della popolazione e delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso". Sono 4.300 i sopralluoghi fatti ad oggi dalle squadre di ricognizione nelle abitazioni dell'Aquila e dei paesi limitrofi danneggiati dal terremoto. Dai controlli di agibilità, ritenuti necessari per verificare le condizioni strutturali degli immobili dopo le forti scosse di terremoto dei giorni scorsi, è emerso che la quota degli edifici risultati agibili è passata dal 52% del15 aprile al 57%; il 20% degli edifici è risultato temporaneamente inagibile "ma agibile con provvedimenti di pronto intervento"; il 3% è risultato parzialmente inagibile, il 2% è stato dichiarato temporaneamente inagibile "da rivedere con approfondimento". Infine, il 17% degli edifici risulta inagibile. Sono 495 le squadre in azione, con 1.150 rilevatori. Ma il terremoto in Abruzzo ha causato preoccupazione in tutto il paese in vista di future eventuali scosse sismiche: in particolare per quanto riguarda un argomento molto temuto dai cittadini, è emerso che la minaccia del terremoto aleggia sopra il 46% delle scuole italiane. Quasi la metà dei 42.000 edifici scolastici, per una "popolazione" totale di quasi 9 milioni di ragazzi, si ritrova su un'area a rischio sismico dichiarato. Non solo: secondo l'indagine di legambiente "ecosistema scuola 2009" (i dati si riferiscono al 2008) il 55,63% delle strutture scolastiche risale a prima del 1974, quando entrò in vigore la legge n.62 sui provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. E mentre prosegue l'inchiesta della Procura, con i primi testimoni ascoltati ieri, tra cui un professionista che ha perso la moglie e le due figlie nel crollo di un palazzo nel centro storico e altri interrogatori riguardanti la casa dello studente e l'ospedale San Salvatore, le comunità abruzzesi all'estero stanno facendo sentire con forza il loro sostegno ai corregionali . In Argentina, dove sono ben 12 le comunità abruzzesi, un gruppo di esponenti della comunità si e' riunito a Escobar, vicino Buenos Aires, e ha creato un Comitato per promuovere e coordinare iniziative mirate a raccogliere fondi per la ricostruzione di edifici pubblici a l'Aquila o in uno dei comuni colpiti dal terremoto. In Australia, Paese dove la comunità abruzzese e' stimata attorno alle 100.000 persone, l'associazione abruzzesi del New South Wales sta organizzando alcuni eventi, previsti nelle prossime settimane, il cui ricavato verrà devoluto a sostegno dei terremotati, tra cui una maratona radiofonica di solidarietà con alcuni media italiani locali. I club abruzzesi di Melbourne, Sydney, Adelaide , Brisbane, Perth e Hobart hanno formato un comitato per il coordinamento di manifestazioni e iniziative in soccorso dei corregionali colpiti dal terremoto.
gm


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