Il sistema italiano di remunerazione della distribuzione di farmaci erogati a carico del Servizio sanitario nazionale influisce negativamente sulle condizioni di ingresso e di penetrazione dei medicinali generici nel nostro Paese. E' quanto evidenzia Antonio Catricala', presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) in una segnalazione inviata ai presidenti del Senato, della Camera e del Consiglio dei Ministri e al ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali. Secondo l'Antitrust il sistema vigente non consente infatti "al confronto competitivo tra genericisti e originator di sviluppare appieno tutti i suoi effetti in termini di riduzione dei prezzi". L'Autorita' giudica inoltre inadeguate e insufficienti le misure contenute nel decreto legge sull'Abruzzo che "prevede una riduzione del 12% del prezzo di listino dei generici unbranded e un aumento di 8 punti percentuali della quota di spettanza della filiera distributiva, sempre limitatamente ai medicinali equivalenti non di marca. Tali misure, che recepiscono con alcune aggiunte e modifiche quanto concordato tra Governo, Regioni e rappresentanti del settore farmaceutico nel tavolo di confronto del 15 ottobre 2008, evidenziano la piena consapevolezza del legislatore in merito alla prassi degli 'extrasconti', risultando tuttavia del tutto inidonee a contenerne gli effetti distorsivi".
NDM
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