giovedì 2 luglio 2009
BENZINA: SINDACATI CONFERMANO SCIOPERO DELL'8-9 LUGLIO
I sindacati dei benzinai, Faib, Fegica e Figisc, hanno confermato lo sciopero di due giorni indetto per l'8 e per il 9 luglio prossimi. ''L'industria petrolifera sta scaricando sulla rete e soprattutto sulla Categoria (che e' la vera spina dorsale della distribuzione) tutte le contraddizioni e le diseconomie del sistema, facendo concorrenza, sui propri stessi impianti ai propri stessi Gestori - si legge in un nota congiunta delle tre Federazioni -discriminando tra Gestore e Gestore sulla propria rete, e soprattutto favorendo, con politiche di prezzo drasticamente penalizzanti per migliaia di piccole imprese, le ''pompe bianche'' piuttosto che gli ipermercati, in aperta vio-azione delle vigenti regole della concorrenza e del mercato. Una scelta di abbandono e svalorizzazione degli investimenti fatti sulla rete, che riguarderebbe solo l'industria petrolifera se non fosse che in questo processo le uniche vittime sacrificali sono in primo luogo i Gestori''. I sindacati, che illustreranno le ragioni dello sciopero in una conferenza stampa convocata per lunedi', segnalano poi che da ieri, con la sospensione degli accordi sul ''tetto massimo'', i prezzi dei carburanti in autostrada sono pienamente liberi. Quasi il 93%, con punte del 100% in alcune tratte del sud, delle aree di servizio affidate alla conduzione dei Gestori sta aderendo all'iniziativa sindacale, fissando autonomamente i prezzi alla pompa, a causa del rifiuto delle compagnie petrolifere di adeguare i margini dei Gestori. ''Quelle stesse compagnie - sostengono - che, nel medesimo tempo, garantiscono senza battere ciglio ai Concessionari autostradali royalties che arrivano a sfiorare 20 centesimi per litro di carburante venduto, di gran lunga superiore all'intero margine lordo e con un aggravio sul prezzo dei carburanti venduti anche sulla rete stradale''. In ogni caso, concludono, le organizzazioni di categoria, ''con senso di responsabilita', hanno inteso non gravare di ulteriori disagi le popolazioni terremotate della provincia dell'Aquila''
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