Più viaggi ma corti ed economici. E' questo il quadro dell'Europa vacanziera dipinto dall'Eurostat nell'anno della crisi finanziaria. I vacanzieri non si sono, dunque, fermati: il numero di viaggi é aumentato infatti del 6,8% pari a un incremento della spesa totale del 4,8%. Sono però viaggi più corti, la durata é scesa del 3%, e per questo la spesa per ogni viaggio é scesa del 1,4%. I viaggi si sono concentrati, naturalmente, nel periodo estivo. Gli europei si spostano comunque molto anche nel periodo primaverile con il 30% dei cittadini che ha intrapreso un viaggio mentre il periodo meno trafficato é quello dei primi tre mesi dell'anno con solo il 26,2% che si é mosso, un dato comunque in crescita rispetto all'anno precedente di quasi il 4%. La durata media delle vacanze é scesa lievemente a 5,4 giorni, calo compensato dall'aumento della spesa media per giorno del 2% a causa, spiega Eurostat, «dei costi fissi di viaggio che vengono spalmati su meno giorni».
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