"L'Abruzzo e' in difficolta' e gli effetti della crisi non si sono ancora manifestati nella loro interezza. A settembre moltissime aziende non riapriranno; crescera' il ricorso alla cassa integrazione e crescera' il numero dei disoccupati. In tale contesto la reazione peggiore della politica e' quella della fuga dalla realta', che si concretizza con la rappresentazione di scenari futuri inverosimili, con il solo fine di non affrontare le difficolta' del presente". Lo ha dichiarato il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Regione Carlo Costantini nel corso della conferenza stampa odierna sui 'danni provocati dal centro-destra in Abruzzo', che si e' svolta questa mattina presso la sede del Consiglio regionale in piazza Unione a Pescara. All'incontro erano presenti anche il Coordinatore regionale IdV senatore Alfonso Mascitelli, l'onorevole Augusto Di Stanislao, i consiglieri regionali IdV Camillo Sulpizio, Cesare D'Alessandro e Lucrezio Paolini, e il Coordinatore Provinciale IdV Bruno Celupica. "E' questo l'approccio del Pdl in tutti i settori. Lo e' stato nelle scorse settimane - ha proseguito il capogruppo Costantini - con il piano delle infrastrutture, che ha visto il Pdl sostituire piccole certezze (i fondi stanziati dal Governo Prodi) con grandi sogni (il protocollo firmato da Chiodi e Berlusconi). Lo e' oggi con la scelta di investire 400 milioni di euro (tra l'altro non disponibili) per costruire 5 nuovi ospedali in Abruzzo. In un momento in cui la sanita' e' al collasso, i reparti chiudono per ferie (Popoli e ora anche Penne), il livello qualitativo dell'assistenza sanitaria e' ai minimi storici, il Pdl fugge da questa realta' e sogna 5 nuovi ospedali in Abruzzo. Eppure la storia recente ci insegna che per costruire un nuovo ospedale in Abruzzo si sono impiegati mediamente 10/15 anni. Perche' allora concentrare i propri sforzi su un progetto che, nella migliore delle ipotesi, vedra' la luce tra 10 anni?".
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