Ha maltrattato moglie e figli e quando la magistratura li ha allontanati da casa sistemandoli in una località protetta ha fatto di tutto per rintracciarli, prendendosela perfino con gli amministratori pubblici. Protagonista di una lunga serie di violenze e' un 45enne disoccupato residente a Roseto degli Abruzzi, arrestato dai carabinieri della stazione locale. I militari dell'Arma hanno cominciato a indagare sull'uomo dopo una segnalazione arrivata a luglio dalla moglie. La donna, un'insegnante che manteneva sia il marito che i cinque figli piccoli, ha riferito ai carabinieri che negli ultimi tempi il marito si era reso responsabile di una serie di violenze, anche verso degli estranei, per cui dopo gli accertamenti dell'Arma la magistratura ha disposto il trasferimento della donna e dei figli (da 3 a 13 anni di età) in una località protetta a spese dello Stato. Quando l'uomo l'ha saputo ha iniziato una vera e propria caccia per trovare la famiglia, per cui si e' rivolto ai servizi sociali, agli impiegati del Comune, agli assessori e perfino al sindaco, per poi aggredire fisicamente il cognato, mandandolo in ospedale come aveva già fatto in passato con moglie e figli. La sua aggressività, riferiscono i carabinieri, non era passata inosservata neppure ai vicini di casa e il disoccupato era stato notato anche mentre infastidiva delle donne nei pressi della spiaggia. Ora e' rinchiuso in carcere, a Teramo
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