martedì 11 agosto 2009

I DATI DEL CONSUMO D'ACQUA PRO -CAPITE

Nel 2008, Agrigento e' stato comune con il consumo pro capite di acqua piu' basso (35,6 m3 per abitante) e Massa e' il comune con il consumo piu' alto (91,2 m3 per abitante). E' quanto emerge dalla rapporto sugli ''Indicatori ambientali urbani'', pubblicato dall'Istat. Nel 2008 il consumo pro capite di acqua per uso domestico, inteso come media per il complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia, e' 68,4 m3 per abitante, e' calato dell'1,9% rispetto al valore del 2007. Nell'anno in esame, appena 27 comuni tra i 111 esaminati presentano un livello di consumo pro capite di acqua superiore alla media, 10 di questi registrano anche una modesta crescita rispetto al 2007: Mantova (+4,4%), Pescara (+2,1%), Brescia (+1,4%), Cosenza (+1,2%), Como (+0,5%), Chieti (+0,5%), Catanzaro (+0,1%), Messina (+0,1%), Salerno (+0,1%) e Catania (+0,1%). In effetti, il 2008 si caratterizza per consistenti diminuzioni dei consumi di acqua; sono infatti ben 74 i comuni in cui si registra un decremento percentuale che, in 49 casi, e' anche piu' accentuato del decremento medio. Nell'ultimo anno le diminuzioni piu' evidenti si rilevano a Cuneo (-14,3%), Pesaro (-11,2%) e Verbania (-8,7%), mentre gli incrementi piu' consistenti sono ad Arezzo (13,4% ), Caserta (9,0%) e Campobasso (6,5%). I comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a 250 mila abitanti sono caratterizzati, rispetto al 2007, da una diminuzione del consumo di acqua per uso domestico, a eccezione di Firenze e Catania dove i consumi risultano stabili.  I comuni che hanno migliorato la copertura nell'ultimo anno sono 11: Belluno, Udine, La Spezia, Forli', Rimini, Lucca, Ancona, Campobasso, Benevento, Trapani e Siracusa. Tra i comuni appena elencati, Trapani e' il capoluogo di provincia in cui il miglioramento e' stato piu' significativo e corrisponde a un incremento percentuale del 12,7%. Nel 2008, infine, solo 14 comuni dichiarano di ricorrere a misure di razionamento nella distribuzione dell'acqua, erano 23 l'anno precedente. Si tratta per lo piu' di interruzioni del servizio nelle ore notturne atte al bilanciamento idrico dei serbatoi di accumulo. Le misure di razionamento nella distribuzione dell'acqua, fatta salva qualche eccezione, restano storicamente appannaggio del centro e del sud del Paese.

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