Il prodotto interno lordo, dopo cinque cali consecutivi, torna a crescere dell'1% ma l'intensità della ripresa, spiega la Banca d'Italia nel suo Bollettino economico, «rimane incerta». Cresce infatti la disoccupazione con la perdita di mezzo milione di posti di lavoro e si assiste a un «forte deterioramento» dei conti pubblici accompagnato da un calo delle entrate e da un aumento dell'evasione fiscale. Per evitare facili entusiasmi sul Pil, Via Nazionale ricorda come alla forte accelerazione della produzione industriale di agosto (+7%) sia seguito subito un calo di due punti nel mese di settembre.
Sulla disoccupazione la Banca d'Italia lancia un vero e proprio allarme: nel secondo trimestre dell'anno sono andati persi 500 mila posti di lavoro, tra questi 300 mila sono precari in maggioranza giovani che resteranno privi di protezione sociale.
Sulla disoccupazione la Banca d'Italia lancia un vero e proprio allarme: nel secondo trimestre dell'anno sono andati persi 500 mila posti di lavoro, tra questi 300 mila sono precari in maggioranza giovani che resteranno privi di protezione sociale.
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