mercoledì 30 dicembre 2009

LA MAXI INCHIESTA SUL TERREMOTO PROSEGUE

Quasi duecento filoni di inchiesta aperti a otto mesi dopo il terremoto e connessi a vario titolo con l’evento: c’è di tutto, dai crolli di edifici che hanno provocato autentiche tragedie, agli appalti sospetti, fino alle infiltrazioni mafiose. Finora sono 26 gli indagati nell’ambito di fascicoli cui da parte della Procura della Repubblica del capoluogo è stata data la priorità e che riguardano, per l’appunto i crolli. Ma presto il numero dei sospettati aumenterà. Per quasi tutti gli edifici pubblici crollati è stato aperto un fascicolo come pure per palazzi e condomini privati dove si sono verificati più danni di quelli che il sisma doveva produrre. Per questa ragione sono stati circa 150 gli edifici messi complessivamente sotto sequestro dalla procura nell’ambito di indagini affidate e polizia, finanza, carabinieri e forestale. In dirittura di arrivo anche la chiusura dell’inchiesta sul crollo della facoltà di Ingegneria a Roio dove già ci sono nove indagati per disastro colposo.

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