Oltre ventimila persone questa notte all'Aquila hanno partecipato alla commossa cerimonia alle 3,32 in punto, in memoria delle 308 vittime causate dal terremoto di un anno fa. Trecentootto rintocchi per ricordarle per nome, una per una, in una piazza Duomo, spettrale, ma colma di persone: molti anche i cittadini venuti da fuori del capoluogo per esprimere la propria solidarieta' malgrado la pioggia e il termometro che e' andato sotto lo zero. Poi la messa solenne nella basilica di Collemaggio.
Nonostante il freddo pungente, in migliaia si sono riversati nel centro storico del capoluogo abruzzese dando vita a fiaccolate e veglie di preghiera, culminate con la celebrazione di una messa solenne in suffragio delle vittime celebrata alle 4 di stamane dall'arcivescovo, Giuseppe Molinari, alla basilica di Collemaggio. Ma il momento di maggior intensita' emotiva si e' vissuto alle 3.32, quando, in piazza Duomo, con ancora tutti i segni delle ferite, sono stati letti i nomi degli aquilani rimasti sotto le macerie. A scandirli, i rintocchi delle campane della chiesa delle Anime Sante, luogo simbolo della devastante forza del sisma di quel 6 aprile di un anno fa. Forte commozione dinanzi alla Casa dello Studente, il cui crollo provoco' la morte di otto giovani universitari. Nella mattinata di ieri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, accompagnato dal capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, aveva presenziato all'inaugurazione della nuova chiesa di San Bernardino, in piazza d'Armi, con annessa Mensa di Celestino, ritrovo per i poveri della citta'. Letta, sempre vicino alla sua terra, aveva auspicato un ritorno all'unita' d'intenti, cosi' come fatto nelle prime ore, nei primi giorni, nelle prime settimane dell'emergenza. Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale, nella tenda di piazza Duomo, si sono levati fischi all'indirizzo del premier Silvio Berlusconi. Solo applausi, invece, alla lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Da ieri, aderendo ad una convocazione via sms, sulle finestre delle case abitate fanno luce candele accese in ricordo delle 308 vittime.
Nonostante il freddo pungente, in migliaia si sono riversati nel centro storico del capoluogo abruzzese dando vita a fiaccolate e veglie di preghiera, culminate con la celebrazione di una messa solenne in suffragio delle vittime celebrata alle 4 di stamane dall'arcivescovo, Giuseppe Molinari, alla basilica di Collemaggio. Ma il momento di maggior intensita' emotiva si e' vissuto alle 3.32, quando, in piazza Duomo, con ancora tutti i segni delle ferite, sono stati letti i nomi degli aquilani rimasti sotto le macerie. A scandirli, i rintocchi delle campane della chiesa delle Anime Sante, luogo simbolo della devastante forza del sisma di quel 6 aprile di un anno fa. Forte commozione dinanzi alla Casa dello Studente, il cui crollo provoco' la morte di otto giovani universitari. Nella mattinata di ieri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, accompagnato dal capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, aveva presenziato all'inaugurazione della nuova chiesa di San Bernardino, in piazza d'Armi, con annessa Mensa di Celestino, ritrovo per i poveri della citta'. Letta, sempre vicino alla sua terra, aveva auspicato un ritorno all'unita' d'intenti, cosi' come fatto nelle prime ore, nei primi giorni, nelle prime settimane dell'emergenza. Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale, nella tenda di piazza Duomo, si sono levati fischi all'indirizzo del premier Silvio Berlusconi. Solo applausi, invece, alla lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Da ieri, aderendo ad una convocazione via sms, sulle finestre delle case abitate fanno luce candele accese in ricordo delle 308 vittime.
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