mercoledì 7 aprile 2010

CONFARTIGIANATO ABRUZZO, CALANO LE IMPRESE MA A L'AQUILA E' BOOM PER COSTRUZIONI

"In Abruzzo tra gennaio e dicembre dello scorso anno, il mondo dell'artigianato (che rappresenta circa il 17% del totale degli occupati abruzzesi) ha subito un decremento, tra iscrizioni e cancellazioni, di 134 imprese (-0,37%) contro una crescita globale che ha determinato un saldo attivo di 838 imprese (+0,56%). Con una sola eccezione: il terremoto, in provincia di L'Aquila, ha determinato una vistosa crescita di nuove imprese artigiane, soprattutto nel settore delle costruzioni. Una performance sottolineata da un incremento a tre cifre (+116 imprese), mentre tutti gli altri territori hanno fatto registrare decrementi piu' o meno vistosi: soprattutto Teramo (-181), ma anche Pescara  (-64) e Chieti (-5)". Lo dice a LABITALIA Daniele Giangiulli, segretario della Confartigianato Abruzzo. "Il territorio dell'aquilano e' sotto i riflettori e sta attraendo imprese -sottolinea Giangiulli- anche se, pur in presenza di una corsa ad aprire imprese, l'80% delle attivita' che avevano sede nel centro storico ancora non riaprono. Ci sono delle criticita', abbiamo chiesto ripetutamente di dare piu' spazio alle imprese locali, abruzzesi, e di riservare delle quote ad esse nella ricostruzione". I dati forniti dalla Confartigianato confermano infatti che le principali imprese localizzate nelle aree industriali del capoluogo abruzzese hanno attualmente ripreso l'attivita' produttiva. Solo in alcuni casi i necessari interventi di riparazione e di messa in sicurezza degli immobili hanno richiesto il temporaneo fermo della produzione.

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