sabato 19 giugno 2010

IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE SUI PESTICIDI

Nonostante gli sforzi tesi a una riduzione dell’uso della chimica di sintesi in agricoltura,anche quest’anno la quantità di residui di pesticidi rilevati nei campioni di ortofrutta e derivati risulta eccessivamente elevata. Rispetto allo scorso anno, il rapporto di Legambiente “Pesticidi nel piatto 2010”, presentato stamane a Roma ed elaborato sulla base dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e laboratori zooprofilattici, ha evidenziato una maggiore presenza di campioni multi residuo, ovvero di campioni che presentano contemporaneamente più e diversi residui chimici.
L’Abruzzo non fa eccezione. Il numero di campioni analizzati dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise “Caporale” appare sufficiente per ognuna delle categorie considerate.
Per i prodotti derivati c’è un aumento notevole dei campioni presi in esame rispetto all’anno passato. Viene evidenziata un’unica irregolarità per le pesche, nelle quali è stata rilevata la presenza di dimethoate, un insetticida e acaricida. Ad ogni modo si nota una percentuale notevole di monoresidui, soprattutto per la frutta, la quale rispetto allo scorso anno presenta circa un 4 % in più di campioni multi residuo (12,2% vs 7,6%). In particolare tracce di multi residui sono stati riscontrati nelle fragole, nell’uva e nel vino. Quest’ultimo presenta spesso tracce di Procimidone

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