martedì 15 giugno 2010

LETTA: "SLITTANO LE TASSE"

"I cittadini aquilani possono stare tranquilli: non dovranno restituire le tasse a partire dal prossimo primo luglio". Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, durante la quale, insieme al presidente della regione Gianni Chiodi, ha spiegato le modalità con cui il governo ha confermato il 'congelamento' dei pagamenti delle tasse, già stabilito a seguito del sisma dello scorso aprile."La principale preoccupazione dei cittadini aquilani - ha puntualizzato Chiodi - era quella di dover cominciare e restituire le tasse, i cui versamenti erano già stati sospesi, dal prossimo primo luglio. Grazie all'intervento del presidente del Consiglio Berlusconi, del ministro Tremonti e del sottosegretario Gianni Letta, la restituzione avverrà a partire dal primo gennaio del 2011, distribuita in almeno sessanta rate".
"La cifra di 600 mln - ha poi precisato Gianni Letta - spiega la ragione per la quale questa operazione è stata divisa in due fasi: nel decreto legge sulla manovra economica, mancava una copertura adeguata e perciò non è stato possibile fare prima la norma. Adesso abbiamo trovato la copertura che non era facile da trovare. Quindi l'emendamento è coperto". Il sottosegretario ha poi ribadito che il governo continuerà a fare fronte alle esigenze della ricostruzione e ha assicurato che l'interesse del governo per l'Aquila e per i comuni del cratere non si è mai attenuata.
"Non sono mai venute meno l'attenzione e l'impegno del governo nei confronti dei cittadini de l'Aquila e dell'Abruzzo. Oggi - ha affermato Letta - abbiamo dato la dimostrazione che siamo stati in grado di risolvere il problema che emergeva con tanta forza. Anche in Abruzzo abbiamo applicato la politica dei piccoli passi, cercando di risolvere i problemi uno alla volta, per come ci si presentano davanti. E' legittimo e doveroso manifestare il dissenso, ma voglio assicurare - ha concluso Letta - che nessuno più di me è e sarà sempre rispettoso del dissenso e della sofferenza manifestata dalle persone che da tanti mesi si trovano a vivere in condizioni di difficoltà".

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