giovedì 24 giugno 2010

PROTESTA DEGLI AQUILANI A ROMA

Protesta degli aquilani questa mattina nei dintorni del Senato a Roma. Centinaia di terremotati con cartelli e anche una carriola si sono riversati a Piazza Navona, insieme ai consiglieri comunali dell'Aquila e il sindaco Massimo Cialente per un Consiglio comunale straordinario indetto con lo scopo di richiamare l'attenzione sui problemi della ricostruzione post-terremoto, chiedere la proroga della sospensione fiscale per tutti e avere certezza sui fondi della ricostruzione. «Prima sentivamo il governo con noi, il Paese con noi: ora non sentiamo più il governo dietro di noi». Lo ha detto il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente in attesa di aprire i lavori del Consiglio comunale organizzato vicino al Senato. «La ricostruzione - ha aggiunto - è completamente bloccata: se hanno deciso di non ricostruire ce lo dicano». Cialente ha sottolineato che il nodo centrale è la «mancanza di soldi» e per questo «si sta bloccando anche la ricostruzione di edifici strategici, come la Questura». C'è poi il nodo delle tasse: «Restituire in cinque anni - ha detto - le tasse che non abbiamo pagato per le nostre famiglie è come avere un mutuo da pagare da 250 milioni. Inoltre abbiamo ancora 32 mila sfollati senza case». Tanti anche i cartelli di protesta contro la scelta del Tg1 di non trasmettere notizie sulla mobilitazione generale del 16 giugno scorso, all'Aquila, con migliaia di persone a bloccare l'autostrada. «Abbiamo avuto adesioni - spiega Annalucia Bonanni del comitato cittadino 3e32 - dalla Fnsi, dal popolo delle agende rosse, da Nuova Resistenza di Sonia Alfano, dalle Valigie blu e da Articolo 21. Siamo pronti ad andare alla Rai così come i friulani fecero a Trieste nel '76, per protestare contro un'informazione che non li rappresentava".

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