sabato 24 luglio 2010

BERTOLASO A TUTTO CAMPO SU CASALESI E PROBLEMI DEGLI ALBERGATORI

"A L'Aquila l'emergenza di protezione civile e' sicuramente passata, si e' conclusa nel momento in cui di fatto dalla costa gli aquilani sono tornati verso casa, anche se magari non tutti saranno ancora in casa, ma soluzioni erano state garantite per tutti. Oggi a L'Aquila c'e' un'emergenza di altro genere".
Lo ha detto il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, a Montesilvano, nel contesto della cerimonia di consegna del Premio Carletti sulla solidarieta' civile.
Bertolaso ha aggiunto che nel capoluogo  colpito dal terremoto nel 2009, "c'e' un'emergenza di carattere sociale, c'e' un'emergenza di carattere organizzativo, un'emergenza di carattere economico che devono essere risolte dalle autorita' che a livello locale hanno le responsabilita di intervenire sapendo che lo Stato, e sono sicuro anche il Governo, non li ha lasciati e non li lascera' mai da soli".
"Chi lamenta di non essere stato pagato sa benissimo che tutte le fatture nel contesto dei controlli vengono vagliate da una unita' speciale della Guardia di finanza. Solo dopo che la Guardia di finanza ha verificato la correttezza delle fatture emesse dagli albergatori noi siamo autorizzati a pagare. Questa e' una delle ragioni principali per cui qualcuno non e' stato ancora pagato". Questo Bertolaso ha aggiunto rispondendo alle polemiche degli albergatori che sostengono di non essere stati pagati per aver ospitato gli sfollati aquilani.
Bertolaso ha comunque fatto notare che "oggi gli alberghi di Montesilvano sono pieni ma sono pieni fortunatamente di turisti e non piu' di sfollati, che sono tornati quasi tutti a casa".Il capo della protezione civile non condivide l'idea di una legge speciale per il terremoto. A questo proposito ha affermato: "Quando non si sa come risolvere un problema tecnico, un problema pratico, un problema organizzativo, ci si inventa o un regolamento o una commissione o una legge o comunque un qualche cosa di astratto che poi magicamente dovrebbe servire a risolvere i problemi. Purtroppo non e' cosi'. I problemi vanno affrontati dalle persone, risolti con interventi concreti e sostanziali".Per Bertolaso, la macchina dei controlli per evitare le infiltrazioni del clan dei Casalesi ha funzionato bene. "Credo - ha aggiunto - che sia stata una barriera fino ad oggi invalicabile ed insormontabile ai tentativi di tutti quelli che volevano portare il malaffare in un territorio cosi' dilaniato e lacerato dalla tragedia del 6 aprile.
E' stato un meccanismo - ha proseguito - molto importante messo in piedi dalla prefettura de L'Aquila con tutte le forze dell'ordine, la magistratura e i magistrati della direzione distrettuale antimafia, voluto dal ministro dell'interno subito dopo il terremoto e controllato anche dalla commissione nazionale antimafia quando e' venuta a L'Aquila alcuni mesi fa". Per Bertolaso "si sta dimostrando che sono stati quegli interventi e quelle misure efficaci per evitare che i malintenzionati entrassero nel business della ricostruzione. Almeno fino ad oggi le cose - ha concluso - sono andate sicuramente molto bene"

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