mercoledì 26 gennaio 2011

AUMENTO PEDAGGI: UDIENZA AL TAR DEL LAZIO

E' arrivato oggi in aula, davanti la I sezione principale del Tar del Lazio, il ricorso presentato dalla Provincia di Pescara per bloccare l'aumento dei pedaggi autostradali, e quindi il pedaggio dell'asse attrezzato Pescara-Chieti, scattato la scorsa estate ma subito bloccato dal Tar, che ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla Provincia. La decisione di sospendere l'aumento e' stata poi confermata, nei mesi scorsi, dal Consiglio di Stato. Questa mattina era assente l'Anas, rappresentata dall'Avvocatura di Stato. La causa, in ogni caso, e' stata trattenuta in decisione. "Considerato l'iter favorevole sin dalla prima udienza - ha dichiarato il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa - l'aspettativa è che il ricorso venga accolto anche nel merito, ma non possiamo dimenticare che siamo in attesa, intanto, del nuovo decreto del Presidente del Consiglio che, in attuazione della legge finanziaria, fisserà i criteri e le direttive per l'applicazione del pedaggio, stavolta in via definitiva, sui tratti in concessione Anas, tra i quali dovrebbe essere confermata la presenza dell'asse attrezzato. In attesa di conoscere il verdetto finale del Tar su questa vicenda- prosegue Testa- l'amministrazione si sta muovendo su piu' fronti per ottenere quantomeno delle agevolazioni per i pendolari e i frequentatori abituali del tratto stradale che rischia di essere sottoposto a tassazione. Tuttavia non e' da escludere un secondo ed ancora piu' incisivo ricorso al Tar, in presenza di un Decreto in cui si ravvisino vizi di legittimita', anche sotto forma di evidenti sperequazioni con altre zone d'Italia, come ad esempio col Raccordo anulare di Roma. L'auspicio - aggiunge Testa - e' che l'asse attrezzato sia proprio escluso dalla lista, ma c'e' il timore che vengano confermati tutti i raccordi autostradali gia' ricompresi dal primo Decreto a cui la Provincia si e' opposta presentando ricorso al Tar". Testa assicura che continuera' la sua battaglia, con l'augurio che stavolta tutte le associazioni e gli altri Enti territoriali interessati si muovano insieme all'ente per sostenerlo, "diversamente da quanto accaduto col primo ricorso".

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