giovedì 24 febbraio 2011

BANCAROTTA FRAUDOLENTA E TRUFFA: 12 ARRESTI

Dodici ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere e 10 agli arresti domiciliari, sono state eseguite nel pescarese per associazione a delinquere finalizzata alle bancarotte fraudolente e alla truffa nel settore delle lavanderie industriali, dai Carabineiri del comando provinciale di Pescara. L'operazione, durata un anno e mezzo e terminata lo scorso settembre, ha riguardato il fallimento di una serie di societa', tutte con sede in un capannone di localita' Case Bruciate di Collecorvino e impegnate in attivita' di lavanderia industriale e noleggio di biancheria. A far partire le indagini, un esposto presentato da una persona che era stata contattata dal gruppo criminale per entrare a far parte della truffa. A capo del sodalizio criminale un uomo e una donna, entrambi di Montesilvano, che gestivano una serie di società, portate al fallimento in brevissimo tempo e tutte riconducibili a prestanome tra loro collegati, spesso, da rapporti di parentela. In sostanza, l'organizzazione criminale ha aperto in tutto 7 società, creando una truffa da 8 milioni di euro. L'unico obiettivo era quello di aprire conti correnti e linee di credito, fare false fatturazioni, alineare fittiziamente i beni da sottrarre alla massa fallimentare per poi ricominciare tutto da capo con altre societa'. A finire in manette anche anche un commercialista che si occupava dell'aspetto contabile e un tecnico informatico che dopo il fallimento di ogni società procedeva a ripulire dai pc ogni traccia della precedente società. Tra le parti lese anche la Regione che aveva elargito due finanziamenti, per un totale di 55 mila euro, per stabilizzare alcuni operati delle false società.

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