venerdì 11 marzo 2011

LE IMPRESE ARTIGIANE, MOTORE D'ABRUZZO

Le imprese artigiane sono il motore dello sviluppo abruzzese. E' quanto emerso da una ricerca conodtta dal centro studi regionale della Cna, che ha preso in esame il decennio 2000-2010. "Nel corso del decennio - ha affermato Aldo Ronci, coordinatore del progetto, il tasso di crescita della micro impresa e' stato in Abruzzo quasi il doppio della media nazionale: 11,78% in piu', contro una media Italia del 5,44%. Da qui e' venuto il sostegno piu' forte all'economia regionale". Alla fine di dicembre dello scorso anno, documenta cosi' lo studio realizzato su dati di Unioncamere, nella nostra regione le imprese artigiane ammontavano a 36.268, seguendo un andamento di crescita inversamente proporzionale a quello degli altri settori economici abruzzesi: "Infatti, mentre l'artigianato abruzzese viaggiava con queste performance, tutti gli altri - come industria e agricoltura - si sono attestati su medie decisamente meno importanti, per una crescita del 6,77%, contro una media nazionale del 9,12%". Il boom dello scorso decennio delle imprese artigiane, secondo lo studio, si e' diversificato nelle province abruzzesi, ma sempre e comunque con valori tutti superiori alla media nazionale: Chieti e' cresciuta del 14,23%, L'Aquila del 12,89%, Teramo del 11,93% e Pescara del 7,70%. Tra i comparti produttivi, il numero piu' alto di imprese artigiane si trova nelle costruzioni, con ben 13mila 925 (pari al 38,39% del totale), precedendo il settore dei servizi (9mila 822 imprese pari al 27,08%). Spiccata, al contrario, la vocazione di ciascun territorio nella diffusione delle piccole imprese: cosi', mentre a Pescara e a Chieti prevalgono i servizi, rispettivamente con il 32,3% e il 28,3% (contro il 25,6% medio nazionale), all'Aquila le costruzioni hanno avuto il sopravvento con il 44,6% (contro il 40%), e a Teramo i valori sono molto vicini a quelli italiani. Meno confortanti, però i dati solo dell'ultimo anno, secondo cui le imprese artigiane abruzzesi hanno segnato un incremento di appena 189 unita', pari allo 0,52%.

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