Nell'ambito di un'operazione antibracconaggio tre persone sono state arrestate e due denunciate dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato con le accuse di detenzione illegali d'armi, uccisione di fauna protetta e associazione per delinquere. Si tratta di quattro persone di Aielli mentre il quinto è un cittadino romeno anche egli residente ad Aielli. L'operazione denominata "Marsica orientale", durata 4 mesi con l'impegno di oltre 30 agenti, e' stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Avezzano, che ha emesso 13 mandati di perquisizione in altrettante abitazioni, in seguito alle quali sono state rinvenute nei locali in uso agli indagati armi con matricola abrasa. Durante le perquisizioni e' stata rinvenuta anche carne di cervo e capriolo, presumibilmente frutto della caccia in area del Parco Velino-Sirente, oltre a numerosi lacci per la cattura di animali selvatici. Le indagini erano partite nell'ottobre 2010, dopo una segnalazione che denunciava il perdurare di una situazione di palese illegalita' nella conduzione dell'attivita' venatoria da parte degli indagati, a danno di tutti gli altri cacciatori.
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