Tre albanesi, ritenuti responsabili di una serie di furti in Abruzzo, messi a segno con la tecnica del foro nella finestra, sono stati arrestati dai carabinieri a Milano, dove avevano la base operativa. In base a quanto riferiscono i carabinieri della compagnia di Montesilvano che hanno collaborato alle indagini dei carabinieri di Riccione, alla banda e' stata sequestrata una refurtiva il cui valore supera i 60mila euro e comprende, tra l'altro, una Alfa 166 rubata in provincia di Teramo a meta' marzo e usata dai ladri per gli spostamenti, oltre a un Ipad e macchine fotografiche rubati a Citta' Sant'Angelo sempre a marzo. I carabinieri di Montesilvano e quelli di Riccione hanno riscontrato delle analogie nei furti che i tre avrebbero messo a segno a Milano e lungo la costa, dalla Romagna all'Abruzzo, e cioe' il foro praticato alla finestra delle abitazioni da svaligiare e il furto di auto di grossa cilindrata usate poi per fuggire. Spiando il gruppetto, i carabinieri hanno notato che in una sola notte i tre hanno attraversato, per i furti programmati, le province di Pescara Teramo, Pesaro e Urbino e Rimini, per poi rientrare a Milano.
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