"Siamo di fronte all'ennesima svendita della Regione Abruzzo". Con queste parole il gruppo consiliare del Pd definisce i rapporti che intercorrono tra la Regione e Trenitalia, anche alla luce del paragone con il contratto che lega l'azienda dei trasporti alla Regione Marche. "In Abruzzo - ha spiegato il capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro - sono previsti finanziamenti per 32 milioni di euro, di cui il 50 per cento a carico della Regione; nelle Marche invece i finanziamenti programmati ammontano a 100 milioni di euro, di cui solo 8,4 per cento a carico della Regione. Inoltre nelle Marche - ha proseguito- Trenitalia non puo' permettersi di ridurre i servizi mentre nella nostra regione puo' farlo con una franchigia dello 0,8 per cento, cioe' puo' soprimere circa 400 treni ottenendo ugualmente il corrispettivo e senza pagare sanzioni. Se non arriva allo 0,8 per cento riceve anche un premio. ' D' Alessandro ha anche evidenziato che in Abruzzo Trenitalia puo' ottenere un premio se migliora gli standard nel campo della puntualita', della soppressione dei treni e della decurtazione delle vetture ai treni. Nelle Marche invece si fa riferimento solo alla puntualita". Da parte sua il consigliere del Pd Claudio Ruffini ha sottolineato che nelle Marche e' molto esteso il campo sanzionatorio mentre in Abruzzo e' piu' esteso il sistema premiante. Per quanto riguarda la proposta di legge sulle sanzioni ai viaggiatori privi di biglietto Ruffini ha spiegato che oltre alle Marche anche in altre regioni e' stata introdotta una norma per ridurre la penalita' "in Abruzzo - ha detto - la sanzione puo' arrivare a 200 euro. Noi invece proponiamo una penale di 5 euro, come avviene nelle Marche, e di destinare i fondi incassati alla Regione e non a Trenitalia". Ruffini ha anche lanciato l'idea di 'riconsiderare in futuro i rapporti con Trenitalia e di sviluppare quelli con la Sangritana, che potrebbe offrire - ha concluso- servizi migliori e a costi meno elevati'.
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