sabato 14 maggio 2011

DELITTO REA: IL CELLULARE SI RIACCENDE DOPO LA MORTE

Nuovo mistero nell'intricatissima vicenda del delitto di Melania. Questa volta ad infittire il mistero, l'analisi dei tabulati telefonici. Il cellulare della giovane vittima non dà più segnali a partire dalle 19 del 18 aprile, quando la donna, secondo gli inquirenti è stata già brutalmente assassinata. Eppure la mattina del 20 aprile il cellulare viene nuovamente riacceso, raccogliendo così gli sms delle numerosissime telefonate fatte dai familiari di Carmela. Di certo quando nel pomeriggio del 20 aprile i carabinieri, dopo la telefonata anonima arrivata dal centro di Teramo, hanno scoperto il cadavere di Melania il cellulare della donna, rinvenuto accanto al corpo, si era spento per l'esaurimento della batteria. Ulteriori sviluppi sono forniti dall'esito dell'autopsia bis, che ieri l'anatomppatologo Tagliabracci ha eseguito sul corpo della vittima. I tagli che si credevano inferti molte ore dopo l'uccisione di Melania e che avevano alimentato l'ipotesi che l'assassino potesse essere tornato sul luogo del delitto, dopo quest'ultima ispezione cadaverica, sono risultati essere stati dati nell'immediatezza. "Sono segni successivi da interpretare - spiega infatti il professor Tagliabracci - ma inferti non molto tempo dopo il delitto".

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