sabato 28 maggio 2011

POLI DI INNOVAZIONE: PRONTO UN NUOVO BANDO

Superare la logica dei consorzi industriali e arrivare al 2013 (quando finiranno i fondi strutturali a sostegno dell'economia regionale) con le energie economiche indispensabili per essere competitivi sul mercato nazionale e internazionale. E' questo l'obiettivo dei Poli d'innovazione dei quali ha parlato oggi a Pescara l'assessore allo sviluppo economico: "Si è chiusa la prima fase del bando, che è quella della individuazione dei domini, cioè una prima valutazione di merito sui progetti dei Poli candidati - ha detto l'assessore. E sono stati ammessi i primi domini (Agroalimentare, Automotive, Elettronica, Edilizia Sostenibile, Servizi avanzati, Tessile, Turismo ed Economia Ssociale e civile) che esprimono però un numero molto alto di aziende che li compongono. Due domini, ciè quelli del settore Chimico Farmaceutico e dell'Energia non sono stati ammessi per via di errori nella presentazione della domanda. Ma per implementare la programmazione dei poli e per dare la possibilità a questi ed altri settori importanti abbiamo previsto un nuovo bando che potrà contare su ulteriori 3/4 milioni di euro i quali andranno ad aggiungersi agli 11 milioni di euro già previsti per questa prima fase". L'assessore ha anche aggiunto che durante la fase negoziale, cioè quella successiva all'individuazione dei domini, sarà possibile integrare la proposta progettuale con la partecipazione di ulteriori imprese e che la scadenza dei bandi relativi alla Ricerca e ai Servizi, per le aziende aggregate ai poli, il cui termine attuale è il 15 giugno, slitterà a settembre. L'assessore ha concluso che "in linea con la necessità di gestire diversamente il territorio, ai poli di innovazione, all'accordo di programma 2015 (finalizzazo al potenziamento e alla creazione delle reti d'impresa) si aggiunge l'acquisizione di Sviluppo Italia Abruzzo, che consentirà di avere a supporto del sistema economico, un unico interlocutore in grado di rapportarsi con credibilità e autorevolezza con le imprese da un lato e con il Governo nazionale dall'altro. Questo modello - ha concluso l'assessore - verrà normato entro l'anno con una legge quadro sull'industria".

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