martedì 24 maggio 2011

VICENDA BARUSSO: LA PROVINCIA APRE IL PORTAFOGLI

Nei prossimi giorni la Provincia di Pescara salderà il conto con Edoardo Barusso, l'ex direttore dell'ente assunto dalla precedente amministrazione ma subito messo alla porta.  In base alle sentenze del Tribunale e della Corte d'Appello, la Provincia dovrà versare a Barusso un milione 653 mila euro. Per l'erogazione in favore dell'ex city manager il Consiglio provinciale ha approvato ieri la delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio - annuncia il presidente della Provincia, Guerino Testa - e il provvedimento prevede l'utilizzo di una parte dell'avanzo di amministrazione del 2010. Barusso venne nominato direttore generale nel 2000, quando il presidente della Provincia era Pino De Dominicis; il suo contratto - che prevedeva una serie di benefit - e' stato subito revocato, per cui si e' rivolto al Tribunale del lavoro per ottenere la condanna dell'ente a dare esecuzione al contratto e, in subordine, a corrispondergli tutte le retribuzioni che gli sarebbero spettate dal 27 giugno 2000 fino alla scadenza del contratto stesso prevista per il 31 dicembre 2004, nonche' al risarcimento del danno all'immagine, alla professionalità e da lucro spettante. Nel 2009 il Tribunale di Pescara ha accolto il ricorso presentato da Barusso e ha condannato la Provincia a corrispondere la somma maturata. Il successivo ricorso della Provincia in Corte di Appello nel settembre 2009 e' stato accolto solo parzialmente, ed e' stata disposta la detrazione delle ultime sei mensilita' dal trattamento economico spettante a Barusso. A ottobre 2010 la Provincia si e' rivolta alla Cassazione ma nelle scorse settimane ha ricevuto un precetto dall'ex city manager che ha dato dieci giorni di tempo alla Provincia per pagare l'intera somma. Commentando la vicenda il consigliere di maggioranza Lino Ruggero parla di una "pesante eredita' che ci hanno lasciato a Palazzo dei Marmi. La Provincia, e quindi i cittadini dei 46 comuni, devono rinunciare a un milione e 653 mila euro di investimenti per una vicenda che ha dell'assurdo. I nostri predecessori sono stati capaci di assumere e licenziare un direttore in un batter d'occhio, dopo avergli riconosciuto una serie di benefit da capogiro. Non mi interessa sapere il motivo di queste decisioni, mi lascia allibito il fatto che oggi dobbiamo fare a meno di risorse che sarebbero risultate preziose per il territorio". La delibera ha ottenuto in volto contrario del presidente del Consiglio provinciale, Giorgio De Luca. "Oggi come allora - dice De Luca - mi sono opposto a questa spesa, che ritengo inconcepibile. Aspetto fiducioso il pronunciamento della Cassazione e mi auguro che su questa vicenda venga presentata una interrogazione parlamentare".

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