Nell'ambito dell'inchiesta che questa mattina ha portato all'arresto di Guido Dezio, dirigente del Comune di Pescara, gli agenti della Polizia Postale hanno provveduto all'acquisizione di numerosi faldoni di documenti, sia a casa sia nell'ufficio del braccio destro del sindaco D'Alfonso. Sarebbe stato prelevato anche del materiale informatico, tra cui un pc.
L'indagine sarebbe scaturita da un controllo sull'emissione di certificati anagrafici, che sarebbero stati rilasciati senza far pagare ai cittadini i diritti di segreteria. I certificati finiti nel mirino della Polpost sarebbero alcune centinaia. Da li' si sono sviluppate le indagini che avrebbero portato, quasi per una casualita', alla concussione e al tentativo di concussione che vengono contestati a Dezio.
Tra le indiscrezioni trapelate una e' riferita all'elargizione a Dezio di un assegno bancario, poi restituito a chi lo aveva emesso, nell'ambito di un appalto provvisorio da lui gestito.
Dopo l'arresto, avvenuto stamattina nella sua abitazione, Dezio ha trascorso gran parte della giornata negli uffici della Polpost, per firmare tutti i verbali. Con lui c'era uno dei suoi avvocati, Marco Spagnuolo, il quale si e' limitato a dire che Dezio e' 'tranquillo' e che 'a breve ci sara' l'interrogatorio di garanzia e in quella sede - ha aggiunto - faremo le nostre valutazioni'. L'interrogatorio avverra' entro 5 giorni. Dezio e' difeso anche dall'avvocato Medoro Pilotti Aielli
ndm
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