'Abita' in ospedale dal 25 giugno 2008 perche' nessuno vuole piu' saperne di lui. E' in corsia che l'uomo ha trovato la sua nuova famiglia, ma qui non puo' stare ancora per molto. Era stato dimesso a febbraio ma poi, per una ricaduta, e' stato costretto a rientrare in ospedale. Cinquantaquattro anni, invalido, un anno fa i medici gli avevano amputato la gamba destra andata in necrosi perche' diabetico. Ora rischia di perdere pure l'altra. Non piu' autosufficiente, l'uomo definisce la sua storia un'odissea cominciata da quando ha perso ogni speranza di salvare l'arto. L'uomo che ha trascorso 27 anni della sua vita sui tir e che ora vive la giornata su una sedia a rotelle all'ospedale di Sant'Omero, dice che di lui nessuno vuole piu' saperne. I carabinieri di Nereto hanno inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Teramo ed il giudice gli ha nominato come tutore il sindaco di Colonnella Marco Iustini.Tira avanti con 257 euro di pesnione che non puo' nemmeno ritirare in banca perche' non ha nessuno che lo accompagni. Il suo fisico e' terribilmente segnato da una malattia killer tanto silenziosa, il diabete, che si e' accorto di averlo quando era troppo tardi. "Ricordo l'ultimo mio viaggio in Inghilterra sul camion - racconta - e gia' sentivo che la gamba stava abbandonandomi, fino a quando non e' arrivato il drammatico verdetto: l'amputazione. Poi tutto mi e' precipitato addosso. Prima il Comune di Colonnella che mi cancella la residenza, poi i servizi sociali che mi abbandonano. Non sono ne' pazzo, ne' alcolizzato, tantomeno drogato. I medici dicono che con una protesi ed un tutore potrei tornare a deambulare". Il peso dell'uomo non supera i 45 chili, ha il viso scavato dalla sofferenza accentuata dalla barba incolta. L'unico indumento che puo' indossare e' un camice bianco. Di lui si e' dimenticata la politica, i servizi sociali. In ospedale lo tengono come ospite ed i medici nemmeno lo visitano piu'. Ed una soluzione deve trovarla perche' la Asl gli ha detto di trovarsi una sistemazione. Ma rischia di finire in mezzo alla strada non avendo piu' una casa, una residenza ed una famiglia.
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