Maxi sequestro in Abruzzo dei beni riconducibili al defunto boss mafioso Vito Ciancimino. Questa mattina i Finanzieri de L'Aquila hanno eseguito un provvedimento del Tribunale del capoluogo abruzzese che dispone la confisca delle quote della societa' Alba d'Oro s.r.l. appartenenti a Nino Zangari, Achille Ricci e Augusto Ricci, proprietaria de "La Contea", il mega complesso turistico di Tagliacozzo, realizzato con i capitali illeciti, provenienti direttamente dalla SIRCO s.p.a., "nota" holding palermitana riconducibile ai Ciancimino e alla confisca delle quote societarie della 'Marsica Plastica s.r.l'., appartenenti ad Achille Ricci. Il provvedimento è il risultato di un'indagine durata 2 anni che ha consentito di ricostruire le operazioni finanziarie, attraverso le quali i tre soggetti hanno reimpiegato in attivita' imprenditoriali in Abruzzo ben piu' di un milione e mezzo di euro provenienti dal "tesoro occulto" di Ciancimino e avviata dal procuratore de L'Aquila Alfredo Rossini, da Olga Capasso (Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia), e da Stefano Gallo (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di L'Aquila). L'indagine, nel corso del 2009, aveva gia' consentito di individuare la presenza sul territorio abruzzese di soggetti collegati, attraverso una fitta rete di prestanomi, al "clan" Ciancimino e di sequestrare beni mobili ed immobili (complesso turistico e terreni) per un valore di oltre 2.500.000,00 euro.
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